Nel corso del dibattito sulla
fiducia al governo si è verificato un momento di forte tensione tra i Deputati
Ettore Rosato e Barbara Saltamartini, rispettivamente di Pd e Pdl, nei
confronti del presidente di turno Luigi Di Maio (M5S).
Causa scatenante è stato un duro
intervento del deputato grillino Andrea Colletti che, oltre ad aver sforato i
tempi, ha usato parole molto dure nei confronti del premier Letta. Rosato,
delegato d’aula del Gruppo Pd con toni veementi ha richiamato il presidente di
turno a far rispettare il regolamento in merito ai contenuti degli interventi
svolti. Ancora più dura la
Saltamartini che ha accusato Di Maio di non essere
imparziale.
Il dato interessante della
vicenda non è la polemica ma il comportamento del funzionario della Camera alla
sinistra del presidente di turno. Ad ogni seduta vicino al presidente si nota
la figura di una persona che, solitamente, sta in piedi vicino alla scranno più
alto e che parla in continuazione al presidente. Quella persona è colui che
aiuta il presidente della Camera a governare l’aula suggerendo di volta in
volta le risposte da fornire, o le comunicazioni da effettuare alla luce del
regolamento. Di solito quando presiede il Presidente della Camera il ruolo è
svolto dal Segretario Generale di Montecitorio in persona. Con i Vice, invece
si alternano altri funzionari, tra i quali il valente direttore del servizio
assemblea, Giacomo Lasorella. Ieri di turno era il vice segretario Generale
della Camera dott. Guido Letta, il quale mentre Di Maio veniva fortemente
contestato e accusava il colpo, sorprendentemente se ne rimaneva seduto nel
proprio scranno (come si vede dalle riprese televisive) scrivendo su alcuni
fogli e lasciando in ambasce il giovane vice presidente. Di Maio, infatti,
risponde con un inusuale (per chi presiede l’aula) “prendo atto” alla critica
di Rosato, dandogli dunque ragione, quindi prima s’impappina nel pronunciare il
nome della Saltamartini e poi si limita semplicemente a ringraziarla dopo
essersi beccato l’accusa grave di parzialità.
L’episodio è di nicchia ma per
chi conosce le liturgie di Montecitorio tanto basta per leggere una freddezza
che tende al gelo da parte degli alti funzionari della Camera verso gli alieni pentastellati.
Ma il compito dei funzionari è (o meglio dovrebbe essere) quello di sostenere
il funzionamento dell’istituzione, non di prendere posizioni. Fossimo in Di
Maio, e negli altri due membri dell’Ufficio di Presidenza del Movimento 5
stelle, chiederemmo subito spiegazioni ufficiali a Zampetti, come a dire “ a
buon intenditor…”