Ieri, con l’elezione del proprio ufficio di presidenza, si è
costituita alla Camera dei deputati la Commissione d’inchiesta sui Cie e sui
Cara. E’ la quarta commissione parlamentare d’inchiesta, oltre alla Commissione
Antimafia che viene costituita ogni legislatura, che nasce nel corso di questa
legislatura ed è la seconda, dopo quella sulla pirateria e contraffazione in
campo commerciale, che si costituisce solo alla Camera dei Deputati.
Presidente di questa nuova commissione è stato eletto
Gennaro Migliore. I malevoli potrebbero pensare che la presidenza sia il
risarcimento per la mancata candidatura con il Pd alle regionali in Campania.
In realtà va detto che Migliore era stato il relatore dell’esame delle proposte
d’inchiesta presentate in materia di Cie e di Cara e che hanno portato alla
costituzione dell’attuale commissione.
Dei tre presentatori delle altrettante proposte d’inchiesta
per indagare sulle condizioni dei cie e dei cara, solo uno è anche entrato a
far parte della Commissione. Mario Marazziti, del gruppo Per l’Italia – Centro Democratico,
che è stato anche eletto vice presidente della Commissione stessa. Gli altri
due, Emanuele Fiano del Pd, e Nicola Fratoianni di Sel, non sono invece tra i componenti della nuova commissione.
Il ruolo di questa commissione non sarà solo quello di
controllare le condizioni nelle quali sono ospitati i migranti all’interno
delle strutture ricettive, indagando anche sul rispetto dei diritti umani. Ma
avrà anche il potere di esaminare l’aspetto economico che riguarda le spese dei
centri di accoglienza e soprattutto il rispetto delle convenzioni stipulate tra
lo stato e i privati per la gestione di queste strutture.
A parte qualche eccezione, come lo stesso Migliore, Paola
Binetti, Laura Ravetto, tra i componenti non figurano deputati noti al
pubblico. C’è il democrat Kalid Chaouki, che si chiuse in un cie nel periodo di
Natale, e poi diversi deputati della commissione affari sociali della Camera.
La commissione sui Cie e sui Cara avrà un anno di tempo per
svolgere la propria attività ispettiva e redigere una relazione sui risultati
ottenuti.