venerdì 25 luglio 2014

DL PA: ARRIVANO 1000 NUOVI VIGILI DEL FUOCO E 100.000 EURO PER LE TRASFUSIONI CON SANGUE INFETTO



L’iter lento, e un po’ tormentato, del Decreto sulla Pubblica Amministrazione non si è ancora chiuso (ma lo sarà entro questa sera). Nel frattempo, però arrivano alcune novità negli emendamenti presentati all’ultimo secondo da Governo e Relatore. Tra quelle più rilevanti vi è l’assunzione di nuovi 1030 Vigili del Fuoco, che saranno presi dalle graduatorie ancora in corso di validità, ed il loro costo pari a 42 milioni di euro a decorrere dal 2016 sarà coperto tagliando le risorse per le retribuzione del personale volontario. Questo recita l’emendamento 3.85 del governo.
Altra significativa iniziativa riguarda le persone infettate a seguito di trasfusioni da sangue infetto. A queste persone, o ai loro eredi in caso di decesso già avvenuto il governo offre 100.000 euro come equo compenso, e in cambio della chiusura di ogni contenzioso in corso. 20.000 invece è la somma offerta a coloro che sono stati danneggiati a seguito della vaccinazione obbligatoria. Anche in questo caso si tratta di un emendamento del governo il numero 27.050

giovedì 24 luglio 2014

LA VOCE CHE CIRCOLA: UNA DECINA DI DEPUTATI NCD VALUTEREBBERO IL RITORNO IN FI



L’assoluzione di Silvio Berlusconi, potrebbe produrre a breve modifiche rilevanti nella composizione di un gruppo parlamentare della Camera. Gira voce nei corridoi di Montecitorio, ma soprattutto a mensa, che stia circolando un elenco con sopra una decina di nomi di deputate e deputati attualmente in forza al gruppo NCD, pronti a passare al gruppo Forza Italia. Decisione che sarebbe stata rafforzata proprio a seguito delle dichiarazioni contrarie alla ripresa di dialogo tra Forza Italia e Ncd, rilasciate da due esponenti di peso dell’attuale formazione alfaniana. Tra coloro che vengono inseriti nell’elenco dei partenti vi sarebbero almeno due nomi di spicco e di peso tra i componenti del gruppo ncd, ma trattandosi di una “voce” non sarebbe serio fare nomi, almeno in questo momento. Chi vivrà vedrà. Certo è che se davvero i deputati NCD uscenti fossero 10, il rischio concreto è la scomparsa del gruppo parlamentare che dai 28 attuali scenderebbe a 18 e dunque senza più i requisiti minimi per sopravvivere.  

mercoledì 23 luglio 2014

DL PA: MARCIA INDIETRO SULLA RAZIONALIZZAZIONE DELLE AUTHORITIES



L’esame del Dl sulla PA procede a passo di lumaca. Nella seduta pomeridiana della I commissione della Camera, è stato esaminato un solo articolo, il n. 22. Dalle 19 di questa sera si riprenderà l’esame degli articoli con il seguente ordine artt. 36, 38, 16, 40, 41, 4, 5, 8. Rimangono però ancora diversi articoli da trattare assai complessi, tra i quali quello sui poteri dell’ANAC e sui trattenimenti al lavoro, e sembra difficile che entro questa notte si possa concludere l’esame come previsto. Probabile uno slittamento almeno alla prima mattinata di domani.
Intanto nella seduta di oggi pomeriggio si è esaminato l’articolo del decreto che prevede una serie di razionalizzazioni alle spese e alle strutture della Autorità di vigilanza e Garanzia. In questo senso alcune di queste positive razionalizzazioni, previste dal decreto sono state cancellate a sorpresa da un emendamento del relatore Fiano. L’emendamento ha cancellato i commi 10, 11 e 12 dell’articolo, ovvero le disposizioni volte a concentrare in un’unica città le varie Autorità esistenti. Modificato in maniera significativa anche il comma 9 che imponeva entro il 30 settembre 2014 che prevedeva la concentrazione in sedi comuni di diverse autorità quali quella dei trasporti, dell’energia elettrica e il gas, il garante per le comunicazioni e la commissione di vigilanza su fondi pensione   

martedì 22 luglio 2014

EMENDAMENTO A DL PA RAFFORZA GRANDI PARTITI NELLE NUOVE LEZIONI PROVINCIALI



Prosegue in commissione affari costituzionali l’esame del decreto sulla pubblica amministrazione. Nella seduta che si è svolta ieri, l’articolo più bersagliato è stato il numero 23 che arreca una serie di modifiche alla legge di recente approvazione che ha riformato le province. Tra i molti emendamenti approvati ieri sera ce ne sono due particolarmente interessanti perché modificano significativamente il nuovo sistema di elezione di secondo grado dei futuri consigli provinciali. L’emendamento 23.60, del deputato Pd De Menech specifica che l’elezione si svolge tra liste concorrenti. Dunque prevede che il voto che i consiglieri comunali della stessa provincia saranno chiamati ad esprimere dovrà essere attribuito ad una delle liste in corsa, con la possibilità di esprimere una preferenza. Ovviamente anche i seggi verranno ripartiti sulla base dei voti ottenuti dalle liste e all’interno di esse tra i candidati che hanno ottenuto più preferenze. La lettera attualmente vigente della legge Delrio, non si sa se per svista o per scelta, al comma 74 prevede che il singolo voto non venga espresso alla lista ma ad uno dei candidati inseriti nelle liste. Anche il riparto dei seggi è calcolato in base ai voti ottenuti dai singoli candidati, al netto della ponderazione prevista. La modifica introdotta dall’emendamento approvato ieri, avvantaggia in maniera evidente i partiti che nei comuni delle province vantano più consiglieri. Questi partiti possono ottenere ancora più seggi perché convogliano, con il nuovo sistema, tutti i voti dei propri consiglieri in un’unica lista ottenendo in tal modo un numero di seggi sicuramente maggiore. Votando con il sistema attualmente ancora in vigore della legge Delrio, invece, un partito che vanta molti consiglieri avrebbe dovuto disperdere i voti a disposizione tra più candidati che a lui fanno riferimento, lasciando qualche spazio in più alla possibilità che liste di partiti minori possano ottenere qualche seggio.
L’altro emendamento singolare approvato è il 23.29 sempre del Pd perché, tra l’altro, prevede che l’autentica delle liste per le nuove elezioni provinciali possano essere autenticate anche dai consiglieri comunali. Qual è il problema? E’ che con la riforma delle province l’elettorato passivo e quello attivo per le elezioni provinciali spetta agli stessi consiglieri comunali.

giovedì 17 luglio 2014

LA CURIOSITA': BRESSA UN'ORA PRIMA DELL'INCONTRO CON M5S NELLA SEDE FVG A ROMA?



Alle due circa di oggi pomeriggio il sottosegretario Gian Claudio Bressa si aggirava per piazza Colonna (dal lato opposto a quello di Palazzo Chigi)  con l’aria un po’ trafelata e con l’espressione di chi sta cercando un indirizzo che non riesce a trovare. Arriva da via del corso e arriva fino all’altezza del Roma store. Quindi prende il cellulare, telefona e torna indietro dicendo “io sono sulla piazza” quindi sempre al telefono si avvicina ad un grande portone, scruta la citofoniera, suona e finalmente entra. In quel palazzo è ospitata la così detta ambasciata romana della Regione Friuli Venezia Giulia, oltre a quella della Valle d’Aosta e ad una serie di uffici e  appartamenti privati. Chissa dove sia andato, comunque fatti suoi.
Un’ ora dopo alle 15 Bressa, in qualità di esperto di leggi elettorali, è uno dei componenti della delegazione del Pd che affronta il confronto/scontro con la delegazione del Movimento 5 Stelle. Elucubrando a posteriori ed in maniera assolutamente priva di controprove si potrebbe pensare:  Poiché di quella delegazione fa parte anche Debora Serracchiani, in qualità di vice segretario Pd, che del Friuli Venezia Giulia è la governatrice, chi sa se Bressa un’ora prima, entrando in quel palazzo, è andato proprio nell’ufficio romano del Friuli Venezia Giulia per briffarsi in vista dell’incontro con la Serracchiani e altri membri della delegazione?