L'accusa che sovente si rivolge alla Camera dei Deputati è quella di non modificare procedure e prassi considerate ormai superate. Peccato però che i giornali e i giornalisti non sappiano ancora come funzionino davvero queste procedure, come dimostra il caso del "costo della spigola di Buonanno"
Oggi molti quotidiani si sono divertiti a fare il calcolo di
quanto costerà al deputato leghista Gianluca Buonanno il primato di aver
sventolato una spigola nell’aula di Montecitorio. Tutti riportano la cifra
considerevole di 2600 euro, risultato ottenuto dalla moltiplicazione della
quota giornaliera della diaria per i giorni di sospensione dai lavori d’aula.
Il calcolo effettuato e la cifra pubblicata non è corretto, ma la cifra alla
quale dovrà rinunciare Buonanno a seguito della sospensione irrogata, e che
dunque può essere considerata come il conto della spigola, è inferiore e pari a
826,32 euro.
La sospensione irrogata a Buonanno, pari a 12 giorni totali,
decorreva da oggi, 30 aprile. I giorni di sospensione però, come prassi,
comprendono anche le giornate in cui non c’è seduta, come quelle dal 1 al 4
maggio, e quelle in cui non si vota, e dunque non si può perdere la diaria,
come il lunedì e il venerdì. Va ricordato infatti che la diaria è conteggiata
in un totale mensile di 3503,11 euro, dal quale eventualmente si detraggono i
206, 58 euro per ogni seduta nella quale il deputato ha partecipato a meno del
30% delle votazioni svolte in quella seduta.
Dunque alla fine della fiera i giorni effettivi di votazione
(e come tali validi ai fini della decurtazione) della diaria che Buonanno
perderà sono solo 4 (30 aprile, martedì 6 maggio, mercoledì 7 e, probabilmente,
giovedì 8 maggio)